Parli tedesco? Potresti soffrire il “Digital Divide” linguistico
15 Gennaio 2019
Aggiornato il 17 Gennaio 2019
Perchè le lingue più diffuse nel mondo non sono anche quelle più presenti sul web
Il leggendario presidente sudafricano Nelson Mandela affermava:
Se parli a un uomo in una lingua che egli comprende, il tuo messaggio raggiungerà la sua mente. Ma se gli parli nella sua lingua d’origine allora colpirai il suo cuore.
Un’ affermazione incisiva, ancor di più se rapportata al modo di comunicare di oggi e alla grande affermazione che ha avuto Internet nell’ultimo ventennio. Oggi è opportuno chiedersi:
Come l’uso di una lingua influenza la propria esperienza online?
Per quanti non possano parlare o capire l’Inglese la gran parte di Internet è praticamente irraggiungibile, mentre i madrelingua Inglese – che sono circa il 5% della popolazione mondiale – probabilmente nemmeno notano alcuna differenza tra l’uso della lingua nella vita di tutti i giorni e l’uso nella vita online, visto che più della metà del web parla la loro stessa lingua. Mentre il Cinese è la lingua più parlata al mondo (16%), nemmeno il 2% dei 10 milioni si siti web che generano più traffico è sviluppato in lingua cinese, secondo una recente ricerca di W3Techs, specializzata nell’analisi dei siti web. La Cina ha anche il numero più alto di utenti internet in termini assoluti, toccando il considerevole numero di 772 milioni di individui, secondo il China Internet Network Information Center.
Il dominio dell’ Online
Con i 10 milioni di siti web con maggior traffico che si attestano quasi al 90% per l’uso di sole 10 lingue, è quindi una piccola parte delle 7.097 lingue del mondo a dominare l’online, e le differenze tra paesi sono marcate: lo Spagnolo ad esempio, che ha ben 437 milioni di individui madrelingua nel mondo, si attesta ad appena il 5,1% dei siti web, mentre il tedesco è la seconda lingua più comune online, pur non trovandosi invece nelle prime 10 lingue parlate.
L’assenza di così tante lingue fa sì che vi sia un certo Digital divide linguistico, che potrebbe limitare l’accesso a dati e informazioni. E’ l’annoso doppio volto della Rete: mentre da un lato la Rete apre le porte a chiunque di creare un contenuto in qualsiasi lingua, molte lingue non sono presenti sul web.
L’UNESCO ha recentemente sottolineato il ruolo che la diversità linguistica può giocare nello sviluppo, incoraggiando i suoi Stati membri a investire nella promozione multiculturale nella Rete.